Renato Caccioppoli a 100 anni dalla nascita
AUTORI: Angelo Guerraggio, Pietro Nastasi (Eds.)
Renato Caccioppoli è stato uno degli esponenti di maggior spicco della Matematica italiana. Fu notevole sia per la sua statura scientifica che per la sua singolare vicenda politica e umana, quest'ultima è stata oggetto di diversi libri e di un film. Questo libro tratta, attraverso i documenti ritrovati nell'archivio storico dell'IAC, dei suoi lunghi e costanti rapporti con Mauro Picone e con il nostro Istituto, di cui può essere considerato il primo ricercatore.
Il libro è diviso in
tre parti. Nella prima, Michiel Bertsch direttore dell’IAC e
Maurizio Mattaliano
(responsabile dell’archivio dell’IAC)
parlano dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo, del
suo
archivio e della corrispondenza di Mauro Picone, che
Caccioppoli considerò sempre come proprio maestro. La seconda parte
contiene diversi ricordi, scritti da Gianfranco Cimmino, Gaetano
Fichera, Gerardo Marotta e Carlo Miranda. Infine vengono pubblicate
per la prima volta, con un commento di Mattaliano e Nastasi, le
lettere rinvenute nella corrispondenza di Picone, e conservate
nell’archivio IAC, che riguardano Caccioppoli. Si tratta di
materiale quanto mai interessante, e di piacevole lettura, che
chiarisce aspetti significativi della vita matematica del periodo.
Caccioppoli è una
delle personalità più significative e singolari della Matematica
italiana del Novecento. I suoi risultati vengono ancor oggi citati e
menzionati, a partire da quel teorema sul punto fisso che è forse il
suo contributo più "popolare". Anche il suo stile
espositivo è inconfondibile. Né si può dimenticare il ruolo svolto
per "aggiustare" la ricerca italiana in Analisi funzionale,
riallineandola rispetto alle situazioni più promettenti che si
andavano ormai delineando negli anni Trenta. Ma parlare di
Caccioppoli, nipote dell'anarchico russo Bakunin e convinto
antifascista, permette di toccare anche altri argomenti. Con lui
entriamo a contatto con la società e la cultura italiana a Napoli,
in particolare nel periodo tra le due guerre mondiali e in quei 10-15
anni che separano la fine della guerra dal suo suicidio, nel
1959.
La storia dell'IAC e quella di Caccioppoli sono
strettamente collegate fin da quando all'allora giovanissimo
matematico venne assegnato l'incarico di assistente del prof. Picone,
appena trasferitosi da Pisa a Napoli, nel 1925. Quando, nel 1927,
nacque l'Istituto per le Applicazioni del Calcolo, le prime
pubblicazioni dell'IAC sono firmate da lui. La collaborazione
continuò anche dopo il trasferimento dell'IAC a Roma, fino alla
tragica morte di Caccioppoli, che considerò sempre Picone come il
suo vero "maestro", benché si fosse laureato prima che
Picone arrivasse a Napoli. Caccioppoli e Picone furono poi i maestri
di un altro grande matematico: Ennio De Giorgi, che iniziò la sua attività all'IAC.